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==Serie di God of War== |
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===Nascita e La Grande Guerra=== |
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+ | [[File:Poseidon Titanomachia Grande Guerra.png|left|thumb|242x242px|Poseidone, il futuro Dio dei Mari, durante la Grande Guerra.]] |
Nato dall'unione dei [[Titani]] [[Crono]] e [[Rea]], Poseidone fu uno dei sei figli che la coppia di antiche divinità ebbe. |
Nato dall'unione dei [[Titani]] [[Crono]] e [[Rea]], Poseidone fu uno dei sei figli che la coppia di antiche divinità ebbe. |
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Dopo aver assistito, impotente, alla perdita di già tre figli, Rea tentò di tutto per impedire che Crono venisse a conoscenza anche di questa nuova nascita. Fu così che per tenere nascosto il parto, Rea decise di dare alla luce Poseidone mentre immersa nella acque di un lago, nella speranza che le urla del neonato venissero annullate dalla massa d'acqua. Sfortunatamente, però, appena emerso, il neonato Poseidone cominciò a piangere ed urlare, come qualsiasi altro infante, e ciò attirò così l'attenzione di suo padre, Crono, che quindi cominciò ad esigere che il pargolo gli venisse consegnato affinché potesse ingoiarlo ed imprigionarlo, insieme agli altri, all'interno del proprio ventre. |
Dopo aver assistito, impotente, alla perdita di già tre figli, Rea tentò di tutto per impedire che Crono venisse a conoscenza anche di questa nuova nascita. Fu così che per tenere nascosto il parto, Rea decise di dare alla luce Poseidone mentre immersa nella acque di un lago, nella speranza che le urla del neonato venissero annullate dalla massa d'acqua. Sfortunatamente, però, appena emerso, il neonato Poseidone cominciò a piangere ed urlare, come qualsiasi altro infante, e ciò attirò così l'attenzione di suo padre, Crono, che quindi cominciò ad esigere che il pargolo gli venisse consegnato affinché potesse ingoiarlo ed imprigionarlo, insieme agli altri, all'interno del proprio ventre. |
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+ | [[File:Poseidone grande guerra scariche elettriche atlante.gif|left|thumb|220x220px|Poseidone rilascia le sue terribili scariche elettriche contro Atlante, durante la Grande Guerra.]] |
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Fu così che il futuro Dio dei Mari andò incontro al triste fato già subito da suo fratello e dalle sue sorelle. Dopo anni di prigionia, però, Poseidone fu infine liberato dal fratello più giovane: Zeus (l'unico a scampare all'orribile destino scelto da Crono). Una volta libero, il Dio dei Mari si unì ai suoi fratelli e sorelle e liberò i primi, tre possenti [[ciclopi]] (Bronte, Sterope e Arge) dalle viscere del Tartaro (luogo nel quale erano stati banditi e imprigionati da loro padre, Urano). In segno di riconoscenza, Bronte e i suoi fratelli, esperti artigiani, decisero di forgiare delle armi ed armature per i tre fratelli. Fu così che, a partire dalle rocce più dure e resistenti del fondale oceanico, i tre ciclopi forgiarono al futuro dei Dio dei Mari quella che sarebbe poi diventata la sua arma caratteristica e simbolo per eccellenza: il [[Tridente di Poseidone|Tridente]]. |
Fu così che il futuro Dio dei Mari andò incontro al triste fato già subito da suo fratello e dalle sue sorelle. Dopo anni di prigionia, però, Poseidone fu infine liberato dal fratello più giovane: Zeus (l'unico a scampare all'orribile destino scelto da Crono). Una volta libero, il Dio dei Mari si unì ai suoi fratelli e sorelle e liberò i primi, tre possenti [[ciclopi]] (Bronte, Sterope e Arge) dalle viscere del Tartaro (luogo nel quale erano stati banditi e imprigionati da loro padre, Urano). In segno di riconoscenza, Bronte e i suoi fratelli, esperti artigiani, decisero di forgiare delle armi ed armature per i tre fratelli. Fu così che, a partire dalle rocce più dure e resistenti del fondale oceanico, i tre ciclopi forgiarono al futuro dei Dio dei Mari quella che sarebbe poi diventata la sua arma caratteristica e simbolo per eccellenza: il [[Tridente di Poseidone|Tridente]]. |
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[[File:Poseidone Ade sconfitta Atlante Grande Guerra.JPG|thumb|267x267px|Stordendo Atlante con le sue potenti scariche elettriche, Poseidone consente ad Ade di strappare l'anima al Titano, segnandone la sconfitta.]] |
[[File:Poseidone Ade sconfitta Atlante Grande Guerra.JPG|thumb|267x267px|Stordendo Atlante con le sue potenti scariche elettriche, Poseidone consente ad Ade di strappare l'anima al Titano, segnandone la sconfitta.]] |
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{{Citazione|Hai mancato di rispetto agli Dei per l'ultima volta, Kratos!|Poseidone}} |
{{Citazione|Hai mancato di rispetto agli Dei per l'ultima volta, Kratos!|Poseidone}} |
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+ | [[File:Poseidone salto osservatorio monte olimpo uccisione epimeteo.gif|thumb|250x250px|Tuffandosi dall'osservatorio del Monte Olimpo, Poseidone colpisce Epimeteo in pieno petto, uccidendolo.]] |
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− | [[File:God-of-war-3-poseidon-attack-epimetheus-o.gif|thumb|244x244px|Il Dio dei Mari si tuffa dall'Olimpo uccidendo Epimeteo]] |
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Poseidone, insieme ad Zeus, Ade, Elio ed Ermes prese parte alla [[Seconda Grande Guerra|Seconda Titanomachia]] che ne scaturì. Il Dio dei Mari non scese subito in battaglia ma poi, tuffandosi dall'Olimpo, riuscì ad uccidere il titano [[Epimeteo]] e a farlo precipitare nel mare sottostante. Ora, all'interno del suo regno, |
Poseidone, insieme ad Zeus, Ade, Elio ed Ermes prese parte alla [[Seconda Grande Guerra|Seconda Titanomachia]] che ne scaturì. Il Dio dei Mari non scese subito in battaglia ma poi, tuffandosi dall'Olimpo, riuscì ad uccidere il titano [[Epimeteo]] e a farlo precipitare nel mare sottostante. Ora, all'interno del suo regno, |
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[[File:Ippocampo Gaia.jpg|left|thumb|242x242px|Poseidone manda un suo Ippocampo ad attaccare il Fantasma di Sparta e Gaia.]] |
[[File:Ippocampo Gaia.jpg|left|thumb|242x242px|Poseidone manda un suo Ippocampo ad attaccare il Fantasma di Sparta e Gaia.]] |
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<nowiki> </nowiki>Ormai privo di vita, il corpo esanime del Dio dei Mari cadde dal Monte Olimpo, cominciando a generare acqua. Una volta finito nelle acque del mare, gli effetti della morte di Poseidone divennero evidenti: dal luogo in cui il corpo della divinità atterrò si levò un'imponente onda che sommerse e inondò il mondo intero, distruggendo ed affogando tutto ciò che incontrava. Alla fine, di tutte le terre del mondo, rimasero emerse solo le vette delle montagne più alte. |
<nowiki> </nowiki>Ormai privo di vita, il corpo esanime del Dio dei Mari cadde dal Monte Olimpo, cominciando a generare acqua. Una volta finito nelle acque del mare, gli effetti della morte di Poseidone divennero evidenti: dal luogo in cui il corpo della divinità atterrò si levò un'imponente onda che sommerse e inondò il mondo intero, distruggendo ed affogando tutto ciò che incontrava. Alla fine, di tutte le terre del mondo, rimasero emerse solo le vette delle montagne più alte. |
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+ | [[File:Poseidone morte caduta monte olimpo acqua inondazione.gif|thumb|243x243px|Ormai privo di vita, il cadavere di Poseidone precipita dall'Olimpo, cominciando a generare e rilasciare acqua. Ed una volta caduto in mare, genera una possente inondazione che affoga il mondo intero.]] |
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− | [[File:DapperMistyIraniangroundjay-max-1mb.gif|thumb|240x240px|Il mondo viene sommerso dall'inondazione provocata dalla morte di Poseidone.]] |
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== Poteri e Abilità == |
== Poteri e Abilità == |
Versione delle 11:00, 5 giu 2020
“ | Osi sfidare me, mortale?! Un Dio dell'Olimpo?! | ” |
–Poseidone |
Poseidone è il fratello di Zeus e Ade, e quindi uno dei tre Dei più potenti di tutto l'Olimpo. Secondo, per potenza, solo al fratello Zeus, egli è il Dio dei Mari, delle tempeste, dei terremoti e dei cavalli; anche se i suoi poteri si estendono sopra tutte le masse d'acqua (come ad esempio i fiumi) e sul ghiaccio. Inoltre è anche il monarca e protettore della città di Atlantide.
Compare in tutti i capitoli della saga di God of War anche se ricopre il ruolo di antagonista vero e proprio solo nel terzo capitolo.
Serie di God of War
Nascita e La Grande Guerra
Nato dall'unione dei Titani Crono e Rea, Poseidone fu uno dei sei figli che la coppia di antiche divinità ebbe.
Come già era accaduto per suo fratello Ade e per le sue sorelle Estia e Demetra, il macabro destino del neonato e futuro Dio dei Mari era quello di venir divorato vivo dal padre, Crono, nel disperato tentativo di impedire il realizzarsi della maledizione lanciatagli da Urano, che voleva uno dei figli avuti con Rea ribellarsi al regno dei propri genitori e portare così fine all'Era dei Titani.
Dopo aver assistito, impotente, alla perdita di già tre figli, Rea tentò di tutto per impedire che Crono venisse a conoscenza anche di questa nuova nascita. Fu così che per tenere nascosto il parto, Rea decise di dare alla luce Poseidone mentre immersa nella acque di un lago, nella speranza che le urla del neonato venissero annullate dalla massa d'acqua. Sfortunatamente, però, appena emerso, il neonato Poseidone cominciò a piangere ed urlare, come qualsiasi altro infante, e ciò attirò così l'attenzione di suo padre, Crono, che quindi cominciò ad esigere che il pargolo gli venisse consegnato affinché potesse ingoiarlo ed imprigionarlo, insieme agli altri, all'interno del proprio ventre.
Fu così che il futuro Dio dei Mari andò incontro al triste fato già subito da suo fratello e dalle sue sorelle. Dopo anni di prigionia, però, Poseidone fu infine liberato dal fratello più giovane: Zeus (l'unico a scampare all'orribile destino scelto da Crono). Una volta libero, il Dio dei Mari si unì ai suoi fratelli e sorelle e liberò i primi, tre possenti ciclopi (Bronte, Sterope e Arge) dalle viscere del Tartaro (luogo nel quale erano stati banditi e imprigionati da loro padre, Urano). In segno di riconoscenza, Bronte e i suoi fratelli, esperti artigiani, decisero di forgiare delle armi ed armature per i tre fratelli. Fu così che, a partire dalle rocce più dure e resistenti del fondale oceanico, i tre ciclopi forgiarono al futuro dei Dio dei Mari quella che sarebbe poi diventata la sua arma caratteristica e simbolo per eccellenza: il Tridente.
In seguito, Poseidone si unì a suoi fratelli e sorelle e ai suoi cugini, combattendo durante i dieci anni della Titanomachia. Durante questa feroce guerra, il futuro Dio dei Mari aiutò suo fratello Ade ad abbattere il leader sul campo dei Titani: Atlante. Stordendo ed indebolendo il Titano con potenti scariche elettriche, Poseidone permise al futuro Dio degli Inferi di sfoderare i suoi spietati uncini e con essi strappare l'anima del possente figlio di Giapeto, segnandone così la sconfitta.
Caduto Atlante, Poseidone spostò la sua attenzione su un altro membro della stirpe dei Titani: Iperione; questo prima che suo fratello Zeus, con l'ausilio dell'appena creata Spada dell'Olimpo, non pose del tutto fine alla guerra, esiliando i Titani negli oscuri abissi del Tartaro.
Per assicurarsi che i Titani rimanessero imprigionati nelle profondità della Terra, decisero di sigillare le zone più profonde degli Inferi. Fu così il futuro Dio dei Mari decise di forgiare di propria mano i Cancelli di Tisifone: le colossali porte che da quel giorno divisero le parti più profonde, proibite ed oscure, dal resto del regno di Ade.
Pochi furono i Titani a sfuggire a questo supplizio; uno di questi fu la titanide Thera, che Poseidone in persona decise di imprigionare all'interno del vulcano di Metana, nelle vicinanze dell'isola dove poi sarebbe fiorita la gloriosa civiltà di Atlantide.
La costruzione di un nuovo mondo
Alla fine della Grande Guerra, il mondo giaceva in rovina, devastato dalla furia dello scontro divino. Usando al massimo i loro poteri (e potenziati dalla forza della Speranza), Poseidone e i suoi fratelli e sorelle riuscirono a far rinascere il pianeta, anche se terribilmente cambiato dalla brutalità dello scontro appena terminato. Nello specifico, il futuro Dio dei Mari rigenerò di nuovo le intere masse d'acqua del globo, permettendo ai fiumi, ai laghi, ai mari ed agli oceani di riprendere il loro posto all'interno delle immense distese della Terra.
Una volta che gli Olimpici riuscirono a guarire il creato, che ora apparteneva loro, Poseidone, Zeus ed Ade decisero di dividerlo in tre parti e di spartirselo; fu così che Poseidone prese il controllo dei mari e delle acque, spostando poi la sua influenza anche sulla terra, grazie alla sua terribile capacità di generare devastanti terremoti e tempeste.
Ma anche se guarito, i tre fratelli si accorsero ben presto che il loro mondo non era affatto libero dal pericolo. Come Zeus aveva notato alla fine della Grande Guerra, i Mali che quel terribile scontro aveva generato (quali Paura, Rabbia, Avidità ed Odio) erano ora in grado di girare liberi per il creato, rischiando di mettere in pericolo non solo l'intero mondo, ma anche gli Dei stessi. E così venne affidato ad Efesto, Dio del Fuoco e della Fucina, il compito di forgiare un contenitore abbastanza potente per contenere la totalità dei Mali; fu così che, dal calore della Fiamma dell'Olimpo, il Dio Fabbro diede forma al Vaso di Pandora.
“ | Gli Dei compaiono davanti a Pathos Verdes III, ordinandogli di costruire un tempio per dare dimora all'arma più potente della terra e dell'Olimpo. | ” |
–Descrizione di un bassorilievo presente nelle rovine del Deserto delle Anime Erranti |
Dopo molti anni, quando ormai l'umanità, creata da Prometeo, aveva iniziato a prosperare sotto la vigile guida degli Dei, Poseidone ed i suoi fratelli cominciarono a temere la continua presenza del Vaso tra le mura dell'Olimpo, preoccupati che uno degli Dei potesse poi usarne i distruttivi poteri contro tutti gli altri; nonostante il verdetto di Zeus che impediva gli Dei di combattere gli uni contro gli altri, e destabilizzare quindi la compattezza degli Olimpici. Venne quindi deciso di nascondere l'arma in un luogo recesso e letale, la cui realizzazione venne affidata a Pathos Verdes III.
Consolidato il proprio dominio su tutte le masse d'acqua del mondo, il Dio dei Mari decise di erigere un monumento alla propria gloria: fondando quindi la prosperosa città di Atlantide. A protezione della sua fiorente città stato, Poseidone mise il mostro marino Scilla e i figli avuti da Anfitrite: i Tritoni.
La Scommessa tra gli Dei
“ | No. NO! Quel...quel selvaggio mi costerà la scommessa!
MORIRA' PER QUESTO! |
” |
–Poseidone |
Tempo prima gli eventi di God of War: Ascension, Poseidone prese parte ad una delle tante scommesse tra gli Dei (insieme a suo fratello Ade, Artemide, Elio, Ares e Ermes). In questa nuova sfida, ogni divinità avrebbe dovuto scegliere un mortale che sarebbe dovuto andare a caccia dell'Ambrosia di Asclepio, un frutto capace di far guarire da qualsiasi ferita o malattia, capace persino di sconfiggere la morte. Il primo dei campioni che fosse riuscito a conquistare la preziosa sostanza, avrebbe eletto vincitrice la propria divinità protettrice che come premio avrebbe visto venir eretto un nuovo tempio, in proprio onore (e Poseidone già pregustava la sontuosità del suo immenso e nuovo tempio, che avrebbe fatto costruire ad Atlantide). Per motivare la ricerca degli umani, gli Dei mandarono orribili flagelli sulle comunità dei loro prescelti; come fece il Dio dei Mari con il suo campione: Erodio di Thera. Infatti l'isola di Erodio era stata colpita da una violenta pestilenza, mandata appunto da Poseidone.
In un primo momento, Poseidone mantenne segreta l'identità del suo campione (onde evitare che le altre divinità potessero preparare in anticipo piani per eliminare in modo sleale il suo campione) la rivelò solo quando Erodio dovette affrontare il campione scelto da Ares: Kratos. Prossimo a salpare verso l'isola di Leucade (luogo dove si trovava l'Ambrosia), il campione del Dio dei Mari e la sua ciurma furono raggiunti da Kratos e da un gruppo di soldati Spartani (che erano appena sopravvissuti all'attacco di un'orda di satiri, inviati da Ermes e Poseidone stesso). La battaglia tra le due fazioni fu violenta, ma alla fine i guerrieri di Sparta riuscirono ad avere la meglio sui Therani prendendo il controllo della loro nave; lo stesso Erodio perì quando Kratos infilzò la sua testa con una spada.
Infuriato con il guerriero di Ares e con i suoi compagni per avergli impedito di vincere la scommessa, Poseidone mandò prima un branco di Ippocampi a distruggere la nave su cui si trovavano e in seguito aprì un vortice d'acqua che fece sprofondare gli Spartani verso le fauci di un enorme Serpente marino; che però venne sconfitto sempre da Kratos.
Durante le vicende di God of War
Poseidone fu uno tra i tanti Dei che rischiò di cadere nella perenne morsa di Morfeo, quando Elio, il Dio del Sole, fu trascinato negli Inferi per mano di Atlante e Persefone.
“ | Kratos, prima che tu raggiunga Atene, c'è una missione che devi compiere. | ” |
–Poseidone |
Anni dopo, il Dio dei Mari fu contattato da Atena, quando questa gli fece notare che una nuova Idra (una creatura di Ares) stava infestando la sua Tomba delle Navi. Deciso a porre rimedio a questo terribile affronto da parte del nipote, Poseidone contattò Kratos (che si trovava proprio nel cimitero di relitti, dopo il naufragio della sua imbarcazione). Il Dio offrì al Fantasma di Sparta una frazione della sua immensa forza: l'Ira di Poseidone, con la quale il Fantasma di Sparta fu in grado di sconfiggere l'orribile creatura marina. Quando poi Kratos aprì il Vaso di Pandora per riuscire a sconfiggere Ares, Poseidone venne infettato da uno dei tanti mali rilasciati dal contenitore: la Collera.
Dietro richiesta del fratello Zeus, il Dio dei Mari sguinzagliò contro Kratos, Scilla e un cospicuo gruppo di Tritoni suoi figli, così da impedire allo spartano di poter raggiungere sua madre Callisto ad Atlantide e apprendere così le sue vere origini.
“ | Tu! Hai profanato il mio regno! Non lo dimenticherò mai, Fantasma di Sparta!
RISPONDERAI DI QUEST'AFFRONTO! |
” |
–Poseidone |
La rabbia di Poseidone crebbe sempre più nei confronti dello Spartano quando questi provocò la fuga del titano Thera dal Vulcano di Metana, causando così la distruzione della sua amata città sacra. Dopo aver tentato (senza successo) di uccidere il nuovo Dio della Guerra attraverso una furiosa tempesta formatasi intorno al vortice causato dall'inabissamento di Atlantide; il Dio (attraverso una sua statua) giurò vendetta allo spartano. In seguito, durante gli eventi di God of War II, Poseidone appoggiò suo fratello Zeus nella caccia al Fantasma di Sparta (che era in viaggio verso le Parche), mandando il Kraken ad ucciderlo.
Dopo la morte di sua nipote Atena, il Dio dei Mari fu una delle divinità che si riunirono con Zeus per decidere come eliminare una volta per tutte la minaccia rappresentata da Kratos. La riunione venne però interrotta dalle scosse di terremoto causate dall'inizio della scalata dei Titani al monte Olimpo, dopo che Kratos li aveva trasportati nel suo tempo, grazie al potere delle Parche.
La Seconda Grande Guerra e Morte
“ | Hai mancato di rispetto agli Dei per l'ultima volta, Kratos! | ” |
–Poseidone |
Poseidone, insieme ad Zeus, Ade, Elio ed Ermes prese parte alla Seconda Titanomachia che ne scaturì. Il Dio dei Mari non scese subito in battaglia ma poi, tuffandosi dall'Olimpo, riuscì ad uccidere il titano Epimeteo e a farlo precipitare nel mare sottostante. Ora, all'interno del suo regno,
Poseidone fu in grado di evocare una moltitudine di Ippocampi e di sguinzagliarli contro i Titani che stavano scalavano le pareti del montagna, riuscendo ad eliminare anche alcuni di loro, come ad esempio Iperione. Rivolse poi la sua furia su Gaia e Kratos. Dapprima mandò le sue creature a bloccare la Titanide per poi cercare di farla precipitare, anche se Kratos riuscì comunque a liberarla. In seguito, dopo che un Ippocampo ferì Gaia attraversandole il petto, il Dio colpì di persona il duo presentandosi in tutta la sua potenza: all'interno di un gigantesco costrutto di acqua e roccia (probabilmente quest'ultima risultato dello smembramento di Epimeteo).
“ | Non rimarrà niente di te, tra le mie onde! | ” |
–Poseidone |
Dopo aver bloccato Gaia, con l'ausilio dei suoi Ippocampi, Poseidone ingaggiò una furiosa battaglia con Kratos (che si trovava sulla testa della Madre Terra); colpendolo con scariche di fulmini (guidati dal suo tridente) e facendolo attaccare da altre delle sue creature di acqua e roccia. Lo spartano però riuscì a liberare Gaia dalla morsa delle creature
marine e con il suo aiuto, riuscì a bloccare Poseidone contro una parete rocciosa dell'Olimpo; qui il Fantasma di Sparta riuscì ad attaccare la parte superiore del costrutto, indebolendo il Dio dei Mari. Rimasto stordito dalla serie di attacchi, Poseidone fu inerme e Kratos colse l'occasione e cominciò ad attaccare i vari scogli che servivano per proteggere la vera forma del Dio all'interno del suo costrutto.
Distrutta la protezione, Poseidone si riprese e ricominciò ad attaccare
Gaia con i suoi Ippocampi. Liberata nuovamente dalla presa delle creature marine, Gaia sferrò un potente pugno contro il Dio, ma anche questa volta gli Ippocampi intervennero per fermare l'attacco diretto al loro padrone. Staccati i cavalli marini dall'arto del titano, Kratos usò lo slancio del pugno per passare attraverso il costrutto e tirare fuori Poseidone dal Mare. L'uscita improvvisa di Poseidone dalle acque causò la distruzione sia della sua forma elementare, sia dei numerosi Ipoocampi evocati dal Dio delle Onde, che cominciarono a disfarsi rilasciando acqua e roccie.
“ | Zeus avrebbe dovuto lasciarti al tuo posto. Non importa quanti Dei cadranno, ce ne sarà sempre un altro pronto a sfidarti! | ” |
–Poseidone |
Atterrati vicino alla tomba di Ares, Poseidone avvertì lo spartano che la sua folle sete di vendetta non avrebbe fatto altro che portare ancora più morte e distruzione nel mondo, e che comunque, gli Olimpici non si sarebbero mai arresi davanti a lui. Kratos cominciò allora a picchiare selvaggiamente lo zio (ormai indebolito e privo di forze) e alla fine, dopo avergli bucato entrambi gli occhi con i pollici, gli spezzò il collo, uccidendolo.
Ormai privo di vita, il corpo esanime del Dio dei Mari cadde dal Monte Olimpo, cominciando a generare acqua. Una volta finito nelle acque del mare, gli effetti della morte di Poseidone divennero evidenti: dal luogo in cui il corpo della divinità atterrò si levò un'imponente onda che sommerse e inondò il mondo intero, distruggendo ed affogando tutto ciò che incontrava. Alla fine, di tutte le terre del mondo, rimasero emerse solo le vette delle montagne più alte.
Poteri e Abilità
“ | La furia del Mare è stata scatenata! | ” |
–Poseidone |
Come tutti gli Dei, Poseidone era immortale e possedeva una forza fisica sovrumana. Inoltre deteneva anche molti altri immensi e peculiari poteri:
- Controllo su tutti gli agenti atmosferici.
- Idrocinesi, controllo assoluto e completo su tutta l'acqua del mondo e sul ghiaccio, compresa la capacità di manipolarli a suo piacimento.
- Geocinesi, quindi la capacità di creare e controllare i terremoti.
- Capacità di respirare sott'acqua.
- Manipolazione dell'energia.
- Elettrocinesi, libera o anche vincolata all'elemento dell'acqua.
- Biocinesi, quindi la capacità di manipolare e creare delle malattie o pestilenze.
- Capacità di volare (molto probabilmente attraverso una sorta di idro-propulsione, come si evince dalla scena in cui uccide Epimeteo).
- Può alterare la sua forma, diventando di proporzioni titaniche oppure circondandosi con un costrutto di acqua e roccia.
- Capacità di rigenerare le proprie ferite, molto probabilmente questo processo ha un effetto molto maggiore quando il Dio si trova nel mare.
- Capacità di poter donare parte dei suoi poteri ad altri, come visto nei caso di Kratos, o di altri guerrieri a lui fedeli.
- Capacità di poter comunicare attraverso le sue statue.
- Esperto combattente.
- Onniveggenza.
- Resistenza sovrumana, come si vede dal fatto che non risente di alcuna ferita dopo aver ucciso Epimeteo, anche senza bisogno del suo costrutto.
- Agilità sovrumana.
- Riflessi sovrumani.
- Invicibilità, quando si trova all'interno del mare o delle acque.
- Controllo su tutte le creature marine, come ad esempio il Kraken.
- Capacità di creare e controllare gli Ippocampi.
Galleria
Curiosità
- Il cambio di aspetto di Poseidone dal primo God of War al secondo è dovuto al fatto che non si sapeva se il gioco avrebbe avuto un buon riscontro sul mercato e quindi un possibile seguito.
- La creazione di questo personaggio, in God of War III, è stata la più lunga e impegnativa. Infatti ha richiesto 6 interi mesi sui 12 totali necessari per realizzare l'intero gioco.
- Poseidone è il primo Dio che s'incontra in God of War e anche il primo che si affronta in God of War III.
- Poseidone sembra essere l'unico Dio che è riuscito a non essere contaminato del tutto dai mali del Vaso di Pandora. Infatti, in una lettera di scuse verso la sua Principessa, ammette di essersi accorto che Zeus e i suoi fratelli non sono più quelli che conosceva un tempo.
- L'aspetto acquatico di Poseidone ha come base il concept art originale del titano Oceano.
- Esiste la possibilità che il Dio dei Mari sia ancora vivo, infatti come si evince più volte nel gioco, anche gli Dei possiedono un'anima (come si vede con Ares, Ade e Atena) che sopravvive alla morte corporea e quindi l'anima di Poseidone potrebbe trovarsi ancora nel mondo.
- I tatuaggi sul corpo del Dio, oltre a rappresentare il suo legame con le acque, sembrano anche essere delle espressioni del suo stato di salute (infatti dopo lo scontro con Kratos, in cui è visibilmente indebolito, si può notare che il bagliore dei tatuaggi è affievolito e va ad intermittenza).
- Nella Camera della Fiamma, in God of War III, si può notare un affresco raffigurante il Dio dei Mari alle cui spalle si intravedono dei tentacoli. Possibile rimando ad alcune delle sue creature marine, come il Kraken, Scilla oppure gli Ippocampi.
- La morte di Poseidone è la causa principale della violenta scomparsa della razza umana dalla Terra. Infatti, con la morte del Dio e la seguente inondazione, il mondo (e le persone che lo popolavano) perirono sotto le onde del mare; risparmiando soltanto i cittadini di Olimpia e della Cittadella Olimpica.
- Lo scontro con Poseidone è stato votato come il terzo momento più epico in tutta la saga di God of War.
- Nelle prime fasi di sviluppo, God of War: Ascension era previsto come il continuo di God of War III. In questa versione del gioco, molto probabilmente Kratos avrebbe dovuto resuscitare gli Dei da lui stesso uccisi (incluso il Dio dei Mari) e salvare il mondo dalle grinfie di un redivivo Ares. Questo si può presumere da uno dei primi concept art per il gioco (creato da Cecil Kim), il cui titolo è "La resurrezione di Poseidone".
- La boss fight contro il Dio dei Mari è stata votata come la terza boss fight più bella di tutta la saga di God of War.
- La parte finale della soundtrack dello scontro con Poseidone (dal titolo "Poseidon's Wrath") viene ripetuta ogni volta che Kratos uccide uno degli Dei Olimpici (tranne nel caso di Efesto).
- Riccardo Rovatti, il doppiatore italiano del Dio dei Mari, ha prestato la propria voce anche alla versione di Poseidone che compare nei due capitoli DLC di "Assassin's Creed: Odyssey", dal titolo "Tormento di Ade" e "Giudizio di Atlantide".