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Ode ad Apollo, per aver domato il feroce Pitone che minacciava il nostro Oracolo

–Iscrizione di un murale dedicato ad Apollo, nel Tempio di Delfi

Apollo è il figlio di Zeus e Leto, e fratello gemello di Artemide. Egli è il Dio dell'illuminazione, della conoscenza, della ragione, della profezia, della giovinezza, delle arti, della musica e della poesia. Oltre ad essere un eccellente arciere al pari della sorella, Apollo è inoltre il leader delle Muse. A lui sono dedicati molti luoghi e costruzioni in tutta la saga di God of War: la Statua di Apollo di Archimede, il Tempio di Delfi e la città di Troia.

Non appare mai fisicamente in nessuno dei capitoli della saga (a parte nel terzo, in cui può essere usato come personaggio giocabile al posto di Kratos).

Serie di God of War[]

La nascita su Delo[]

Apollo, insieme ad Artemide, nasce dall'unione tra Zeus e Leto (una dea minore nata dall'unione tra i titani Ceo e Febe). Venuta a conoscenza dell'ennesimo tradimento del marito, Era rivolse la propria furia verso Leto e i gemelli non ancora nati, perseguitandola per tutta la Grecia, impedendole di partorire su qualsiasi terra e isola. Ormai stremata, Leto arrivò sull'isola di Delo (che stava ancora sorgendo dal mare) e qui, finalmente, riuscì a dare alla luce i due gemelli (si dice che la prima nascere fu Artemide, che poi aiutò la madre a partorire il fratello). In seguito, i due giovani Dei presero parte alla Grande Guerra contro i Titani.

Pitone e l'Oracolo di Delfi[]

Pitone attacca l'oracolo

Affresco che raffigura Pitone mentre minaccia l'Oracolo

Anni dopo, Apollo decise di dare la caccia a Pitone, un enorme serpente figlio della titanide Gaia, che più e più volte aveva tentato di stuprare Leto, quando questa era in cinta dei due Dei. Dopo lunghe ricerche il Dio dell'Illuminazione riuscì a scovare la creatura nei pressi della sua tana, una grotta sulle montagne di Delfi, mentre stava attentando alla vita dell'Oracolo della città.

La lotta tra pitone e apollo

Murale sulla porta del Tempio di Delfi, che mostra la feroce lotta tra Apollo e Pitone

Dopo una lunga ed estenuante lotta (in cui il Dio usò anche il suo leggendario arco), Apollo riuscì ad avere la meglio sul serpente che riuscì anche a domare e che pose a guardia dell'entrata inferiore del tempio dell'Oracolo. Sconfiggendo l'enorme serpente, Apollo riuscì anche a privarlo (e a fare suo) il suo potere di preveggenza, garantendogli così la capacità di poter osservare il futuro (abilità che nemmeno Zeus possedeva). In ringraziamento del salvataggio alla loro indovina da lui perpetuato, gli abitanti di Delfi decisero di consacrare al Dio la loro indovina, costruendo anche un sontuoso Tempio per onorarlo e commemorarne le grandi gesta. In seguito a ciò, Apollo decise di ribattezzare l'Oracolo 'Pitia' (o Pizia, che significa "Pitonessa") in ricordo proprio del suo scontro e della sua vittoria contro il grande serpente.

Col tempo, il Dio della profezia scoprì che le sue nuove capacità divinatorie erano ancor più aumentate quando egli si ritirava all'interno della tana di Pitone, grazie alla sacra nebbia di Delfi, che scaturiva naturalmente dal fondo della caverna stessa.

Asclepio e Ermes[]

Apollo

Apollo dentro Gaia

Tempo dopo, Apollo s'innamorò di Arsinoe, una mortale, dal quale ebbe anche un figlio, Asclepio. Quando però il Dio si allontanò dalla giovane, quest'ultima decise di vendicarsi sposando un altro uomo, appena Artemide ne venne a conoscenza, uccise all'istante la giovane donna per rimediare al terribile affronto che questa aveva arrecato al fratello. Apollo però, accortosi che Arsinoe era gravida di suo figlio, decise di risparmiare il piccolo e dopo avergli dato un nome lo affidò alle cure del centauro Chirone, per istruirlo nell'arte della medicina (in cui anche Apollo era esperto). Gli anni passarono e Asclepio divenne un brillante medico, talmente bravo che riuscì, con il suo sangue, a creare un balsamo così potente da far risorgere i morti. Zeus e Ade furono contrariati da questa scoperta (temendo che questa potesse far sentire gli uomini superiori agli Dei); fu così che il Re degli Dei decise di uccidere Asclepio con una delle sue potenti saette. Pieno di odio e di vendetta nei confronti del padre, per questo grave atto, Apollo decise di massacrare i tre grandi ciclopi (Bronte, Sterope ed Arge) aiutanti di Efesto e fabbri dell'Olimpo. Per placare il proprio figlio, Zeus allora riportò in vita i tre grandi ciclopi e anche Asclepio, rendendolo però un Dio.

Lira di apollo

La lira di Apollo

Apollo però venne comunque punito per i suoi atti, venendo obbligato ad essere il pastore delle mandrie di Admeto, re di Fere. Proprio durante lo scorrere di questi anni, Apollo fece la conoscenza di Ermes, l'ultimo figlio di Zeus. Con uno stratagemma, la giovane divinità riuscì a rubare alcune vacche dalla mandria e con gli intestini di alcune di loro e insieme al guscio di una tartaruga creò la prima lira. Quando il Dio dell'Illuminazione scovò il ladro, rimase ammaliato dal suono dello strumento e quindi propose ad Ermes un accordo: la lira, in cambio dell'incolumità. Patto che ovviamente il futuro Messaggero degli Dei accettò di buon grado.

La Guerra di Troia e Archimede[]

Statua di Apollo a Troia

La statua di Apollo della città di Troia, durante la feroce guerra portata dagli Achei

Quando gli Achei mossero guerra a Ilio, arrivando sulle coste della città, Agamennone rapì Criseide, figlia di Crise (alto sacerdote di Apollo). Quando il re greco si rifiutò di restituirgli la figlia, il devoto Crise pregò e chiese aiuto e vendetta al Dio dell'Illuminazione. Venuto a conoscenza del misfatto, Apollo decise di rimediare al terribile affronto scagliando innumerevoli frecce sul campo dei greci invasori, frecce pestilenziali che fecero abbattere sul rifugio acheo terribili malattie. In altre occasioni, Apollo scese di persona sul campo di battaglia, a combattere al fianco dei suoi protetti; famoso fu quando, insieme ad Ettore, affrontò Patroclo (che indossava l'armatura di Achille) e per garantire la vittoria al troiano, il Dio liquefò l'intera armatura del giovane greco (compresa la punta della lancia) o quando guidò Paride nell'assassinio dello stesso Achille.

La statua di Apollo di Archimede

La possente statua di Apollo costruita da Archimede, ricostruita da Kratos

Anni dopo, il Dio strinse un patto con Archimede, infatti quest'ultimo gli aveva giurato che avrebbe costruito per lui un sontuoso tributo sulla sua isola natia: Delo, e l'omaggio che l'inventore siculo voleva offrire ad Apollo consisteva in una statua di proporzioni titaniche. Purtroppo Archimede non riuscì a mantenere fede alla parola data (anche perchè in un raptus di pazzia, provocato dall'oscura magia delle Furie, distrusse gran parte della statua ormai quasi ultimata); il suo spergiuro lo portò così ad un'attenzione maggiore delle sorelle, che con le loro tremende illusioni lo portarono alla follia, che lo condusse poi ad una morte solitaria all'interno della propria incompleta creazione.

Il destino del Dio dell'Illuminazione[]

Ignoto è il destino di Apollo, alla fine di God of War III; probabilmente il Dio dell'Illuminazione è ancora vivo, rifugiato chissà dove assieme alla sorella gemella.

Poteri ed Abilità[]

Come gli altri Dei, Apollo era immortale e possedeva una forza fisica sovraumana, ma deteneva anche molti altri poteri ed abilità:

Dio apollo
  • Pirocinesi, quindi la capacità di generare e controllare l'elemento del fuoco (come si può vedere dal suo arco e della sua fiamma).
  • Grande combattente.
  • Potente biocinesi, quindi controllo assoluto di manipolare e creare delle malattie o pestilenze (infatti le epidemie create da Apollo e sua sorella Artemide, e scagliate con i rispettivi archi, sono le più mortali e devastanti).
  • Agilità sovrumana.
  • Riflessi sovrumani.
  • Preveggenza, famoso per questa sua dote, Apollo riesce a vedere nel futuro che persino Zeus e gli altri Dei non riescono a scorgere.
  • Esperto nell'uso delle armi bianche e nel tiro con l'arco.
Apollo dagli occhi d'oro

Un primo piano di Apollo, si possono notare gli occhi completamente oro

Curiosità[]

  • Nella tarda età greca e in tutta quella romana, Apollo venne identificato anche come il Dio del Sole, titolo che però è unico e solo di Elio; difatti le due divinità sono diverse e vanno ben distinte.
  • Gli occhi di Apollo sono completamente di color oro, forse un richiamo alla sua abilità di vedere nel futuro o la sua facoltà di riuscire a percepire la luce interiore di tutte le cose.
    Guerrieri di apollo

    Il concept art de "I Guerrieri di Apollo"

  • In God of War, dovevano apparire dei nemici noti come "I Guerrieri di Apollo", poi però l'idea venne scartata, ma il concept art venne preservato e su quello vennero creati i Guerrieri del fuoco (le guardie a custodia del Tempio di Elio, in God of War: Chains of Olympus).
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